"Nevio l'angelo del presepio" é uno dei racconti di Natale che insegna ai bambini a cercare nel Natale non solo l'aspetto materiale della festa ma la gioia che risiede dentro le piccole cose.
Testo:
C’era una volta un angelo dai begli occhi viola, i capelli turchini riccioluti e ribelli e le lunghe ali di brina, di nome Nevio.
Fiero e coraggioso viveva lui felicemente nell’Alto dei Cieli insieme ai suoi fratelli, custodendo come nel suo dovere il Genere Umano preservandolo da ogni male, sempre pronto, guardingo ed attento che nulla accadesse ai suoi protetti.
Animo vigile, forte e valoroso.
Ma se di giorno la sua vita era completamente votata alla propria causa, di notte il piccolo non aveva occhi per la sua unica passione, artista eclettico e fantasioso: la costruzioni di Presepi.
Amante dell’antica arte della rappresentazione Sacra della Natività, l’angelo trascorreva ogni notte, trecentosessantacinque giorni all’anno, ore ed ore nella preparazione di scenari dalla bellezza mozzafiato, curati e unici, scegliendo con dovizia tutti i particolari, costruendo metri e metri di montagne in carta pesta, pontili in legno, laghi con carta da zucchero finissima così impalpabile da sembrare vera, alberelli in cartone e gesso, animaletti miniaturizzati dalle fattezze quasi reali; incantando tutti con la semplicità e lo splendore delle sue prestazioni, perfette in ogni minimo dettaglio, percependo il proprio cuore battere all’impazzata all’approssimarsi della Santa Notte, durante la quale la sua Opera avrebbe fatto il proprio ingresso in tutto il suo splendore nel bel mezzo del Cielo, orgoglioso di se stesso.
E in virtù di questa sua inclinazione e il grande gusto che possedeva nel realizzare i paesaggi più elaborati, Nevio era soprannominato da tutti “L’Angelo del Presepio”
E lui, felice di questa sua fama e soprattutto entusiasta di poter portare col suo operato il sorriso sui volti di tutte le creature che abitavano sopra le nuvole, raggiante, viveva per la sua arte.
Ma altrettanta gioia purtroppo, il piccolo, non provava nel vedere i visi spenti degli Esseri Umani in Terra, che nonostante stesse avvicinandosi il ventiquattro del mese di dicembre e fossero tutti ormai pronti a festeggiare il Natale, non sorridevano della stessa allegria che allietava i loro animi in Cielo.
E posando l’ultima pecorella che aveva terminato di guarnire col morbido pelo pettinato di una delle sue stesse piume, Nevio, osservando verso il Basso il via vai delle genti imbacuccate in fastosi abiti luccicanti, rapiti dalle spese dell’ultima ora, persa nelle fila interminabili dei supermercati, presa dalle febbrili scelte dei regali, di corsa e distratti fra luci e lustrini, senza un minimo di esultanza sincera sulle labbra, addolorato sentì il proprio cuore stringersi in una morsa.
Ma levando di colpo lo sguardo verso il suo bel Presepio, scorgendo sulla bocca del Bambinello in attesa di essere posto nella mangiatoia, una luce disarmante, schioccando le dita levò di riflesso verso l’alto il pugno della vittoria “Ho trovato!!!”
E preso un pacco di zucchero, lo aprì posizionando lo sbocco in direzione della Terra, e battendo forte le proprie ali, facendosi aiutare dal gelo della loro brina tramutò i dolcissimi granelli in cristalli gelidi e leggeri.
Dinanzi allo spettacolo inatteso di quei candidi fiocchi a piovere dal Cielo, gli Umani d’improvviso lasciando cadere le loro incombenze, levarono di colpo all’unisono tutti il naso verso l’Alto e sorridendo di gioia bambina, lasciarono che la felicità illuminasse i loro volti, riempiendo i propri cuori con la luce della semplicità e dell’amore.
Foto: Pinterest